Pittrice per vocazione ed inclinazione naturale, sin dall’infanzia Rossella Montagna dedica la sua vita all’Arte, confrontandosi costantemente con i grandi temi dell’animo umano.
Ha al suo attivo, in oltre 30 anni di carriera, diverse mostre personali e numerose partecipazioni ad esposizioni collettive.
Rossella Montagna


Le mie Opere
Critica
Critica

Le donne assai belle di Rossella Montagna si presentano come suggestive icone della nostra contemporaneità. I loro corpi immortalati in pose statuarie, di immediato impatto visivo, sono costruiti attraverso volumetrie calibrate, definiti da sfumature cromatiche vellutate e raffinati giochi di luci e ombre, che esprimono un’intensa carica erotica, richiamando alla mente certe immagini di Tamara de Lempicka. Raffigurate sdraiate o sedute o in ginocchio, queste figure femminili non sono mai completamente nude, ma sempre avvolte da drappeggi solcati da pieghe che contribuiscono a metterne in risalto la profonda sensualità. Appaiono muoversi in contesti sospesi, talvolta quasi surreali, finalmente libere ed emancipate da ruoli imposti e per questo in grado di esprimere con forza i loro sentimenti più intimi, le loro inquietudini e le pulsioni più profonde senza falsi pudori o tabù ormai abbattuti.
Più reale di una fotografia: questo l’obiettivo della giovane artista Rossella Montagna che si sforza di interpretare il reale con la massima lucidità, andando oltre il realismo stesso. Con stile giovane, colorato, brillante e la tecnica del “Trompe-l’oeil” (che inganna l’occhio), la pittrice ci descrive con minuziosa ironia la realtà dei consumi che quotidianamente viviamo, con lo spirito leggermente polemico della “Pop Art” degli anni ’60. Partendo dallo studio della luce del Caravaggio e del Barocco seicentesco, la pittura di Rossella si ricollega al filone americano dell’Iperrealismo, in particolare del pittore Fritz Kothe.